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CVIRUS E IMPRESE Gli aiuti possibili e quelli richiesti

Cosa c’è a disposizione per sostenere l'occupazione, e cosa serve ancora

04 marzo 2020

 

coronavirus-occupazione

La situazione è oggettivamente complessa e l’emergenza Corona Virus fa sentire di giorno in giorno i propri effetti. E’ bene rimarcare che,  ancor più importante di ogni forma di sostegno economico, sarà riuscire a interrompere questa spirale di incertezza e paura che induce le persone a comportamenti spesso irrazionali; il perdurare di una tale condizione di emergenza potrebbe mandare infatti in tilt  la nostra intera economia.

 

QUALI SONO I PROVVEDIMENTI DI SOSTEGNO AL LAVORO FINORA ATTIVATI?

 

Fino ad ora il sostegno disposto  dal Governo si concentra sulla “zona rossa”, mentre soltanto una misura risulta attuabile nella generalità del paese ed anch’essa è comunque fortemente  limitata.

 

Nel dettaglio l’articolo 8 prevede infatti che:

  •  Su tutto il territorio nazionale ma esclusivamente per il settore TURISTICO-RICETTIVO è prevista la sospensione di versamenti, ritenute, contributi e premi fino al 30 aprile (quindi solo per le strutture ricettive, agenzie di viaggio, tour operator…).

 

  • Tutte le altre misure di sostegno e sburocratizzazione  riguardano la sola ZONA ROSSA o le tre regioni più soggette al problema contagi (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna)

 

 

COSA POSSONO FARE LE AZIENDE DEL NOSTRO TERRITORIO ?

 

Se la situazione economico-finanziaria di un impresa del restante territorio si è fatta grave,  ed un intervento di contenimento dei costi si rende oggettivamente improcrastinabile, ad oggi questa può ricorrere esclusivamente ai ben pochi strumenti ordinari già esistenti e cioè:

  • Accesso al  FIS (fondo integrazione salariale) dell’INPS – utilizzabile dalle aziende con oltre 5 dipendenti tramite accordo sindacale di riduzione dell’orario di lavoro (fino al massimo del 60%) con richiesta di erogazione dell’Assegno di Solidarietà o Assegno Ordinario a favore dei lavoratori
  • Per le sole imprese ricomprese nel campo di applicazione della Cassa Integrazione Guadagni - CIGO e CIGS -  possiamo ipotizzare l’attuazione di tali strumenti (settori industriali, artigiani, aziende appaltatrici di servizi, aziende del commercio e del turismo con oltre 50 dipendenti, etc….)
  • Riduzione del personale – attuazione di licenziamenti individuali o collettivi per giustificato motivo oggettivo

 

QUALI SONO LE RICHIESTE DI INTERVENTO PRESENTATE AL GOVERNO?

Confesercenti Nazionale sta attivamente partecipando ai tavoli istituzionali proponendo e sostenendo con forza l’esigenza di promulgare interventi ben più significativi per contenere i danni economici che si stanno materializzando nel tessuto imprenditoriale del nostro paese anche su specifiche proposte da noi avanzate.

 

Queste le misure di sostegno all’occupazione fin qui richieste da Confesercenti:

  •   Nel provvedimento urgente di prossima emanazione nella parte riguardanti le misure speciali sugli ammortizzatori sociali si ritiene fondamentale l’individuazione di una causale specifica riconducibile allo stato di crisi per effetto del fenomeno COVID-2019 che deve essere prevista per tutte le forme di integrazione salariale (Cigo, Cigs, Cassa integrazione in deroga, Assegno ordinario FIS). Tale specifica causale dovrà innescare procedure autorizzative veloci e snelle avendo in questo momento il carattere della priorità assoluta e consentire all’Istituto previdenziale il pagamento diretto delle prestazioni viste le difficoltà finanziare in cui si trovano le imprese in crisi.
  •   Misure finalizzate all’ampliamento eccezionale dell’ambito di applicazione del FIS (art. 29 del D.lgs. n.148/2015), per la causale COVID-19, ai fini dell’ottenimento dell’assegno ordinario di cui all’art. 30 del medesimo Decreto a prescindere dal limite dimensionale. Confesercenti ritiene necessario estendere tale misura alle imprese che occupano anche meno di 6 dipendenti (ad oggi escluse dall’ambito soggettivo FIS) esclusivamente per il periodo necessario. Inoltre, per le aziende che accedono alla CIGS, si ritiene necessario che vengano disposte misure straordinarie di sostegno all’interno della gestione stessa attraverso la disposizione di un Fondo di indennizzo a livello regionale, sostenuto anche da un finanziamento statale ed europeo, che possa permettere alle PMI ed ai lavoratori autonomi di accedere a forme di sostegno;
  •  Possibilità di attivazione degli ammortizzatori sociali previsti senza passare dalla consultazione sindacale (il D. Lgs. 148/2015 prevede l’attivazione degli ammortizzatori sociali previa procedure di consultazione sindacale);
  •   Attivazione dell’ammortizzatore sociale anche per aziende non ubicate nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio per i dipendenti che ivi risiedono;
  •   Possibilità di attivazione degli ammortizzatori sociali anche al di fuori Della zona rossa per attività che comportano aggregazioni. Ad esempio, nella regione Emilia Romagna a seguito dell’ordinanza contingibile e urgente n. 1 del 23/2/2020, il Presidente unitamente al Ministero della Salute hanno disposto la sospensione di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato anche di natura sportiva, svolta sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico. A seguito di ciò tutte le palestre hanno chiuso fino a nuova disposizione fino a domenica 1 marzo 2020; ciò è traducibile in una settimana di “non lavoro”, ma fuori dalle c.d. “zone rosse”. Si ritiene che anche per questi datori di lavoro debba essere estesa la possibilità di attivare il FIS;
  •   Estensione dell’Assegno Ordinario erogato dal FIS alle imprese da 1 a 15 dipendenti relativamente a causale specifica che dovrebbe replicarsi per tutti gli altri ammortizzatori sociali;
  •   Correttivi temporanei alla disciplina generale FIS dettati dall'urgenza:
  •   Deroga al principio della riserva economica
  •   Neutralizzazione dei periodi
  •   Deroga alla contribuzione ordinaria e addizionale
  •   Retroattività alla data di emissione dei provvedimenti restrittivi
  •  Semplificazione delle procedure

 

SCHEDA DI SINTESI:

Le richieste rivolte a GOVERNO, REGIONE TOSCANA, COMUNI E BANCHE

 

Per chiarimenti e ulteriori approfondimenti è possibile rivolgersi al Servizio Paghe e Risorse umane nelle sedi Confesercenti Siena

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