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20 marzo 2017
Il Consiglio dei ministri del 17 marzo 2017 ha approvato per Decreto legge la soppressione dell’istituto del lavoro accessorio (c.d. voucher) , prevedendo un regime transitorio per consentire l’utilizzo, fino al 31 dicembre 2017, dei buoni già richiesti alla data di entrata in vigore del decreto stesso.
In quanto Decreto, questo provvedimento dovrà essere convertito in legge (a pena decadenza) entro due mesi dalla pubblicazione.
SOPPRESSIONE VOUCHER, CONFESERCENTI: “GRAVE ERRORE”.
Eliminare i voucher è un grave errore, che danneggia i lavoratori e le imprese oneste, che non solo non potranno più contare sui mini-jobs per gestire i picchi d’attività, ma si troveranno anche a fare i conti con una maggiore concorrenza sleale esercitata da chi non si fa problemi ad alimentare il sommerso. Cancellare i buoni a ridosso dell’apertura della stagione turistica porterà danni ancora più gravi alle imprese del turismo, settore tra i più dinamici della nostra economia ma caratterizzato da attività non programmabile, gestibile solo attraverso impieghi occasionali. Per questo, chiediamo di potenziare la fase transitoria, permettendo non solo l’uso dei voucher già acquistati, ma anche di nuovi fino all’arrivo di norme e strumenti che regolino il lavoro accessorio.
Contro i possibili abusi, sarebbe stato meglio andare verso l’istituzione di nuove regole, non la loro cancellazione. Il lavoro occasionale continuerà ad esistere, con o senza voucher: lo stesso Premier Paolo Gentiloni ammette che i buoni rispondevano ad una giusta esigenza delle imprese. Al tavolo sugli impieghi occasionali e discontinui, che il ministro Giuliano Poletti si è impegnato ad avviare, proporremo che la prossima regolamentazione dei mini-jobs sia delegata ai contratti nazionali di settore, in modo da porre il controllo dell’utilizzo del lavoro accessorio sotto la vigilanza degli enti bilaterali ed evitare definitivamente problemi e polemiche.
DIFFICOLTA’ IMMEDIATE PER STRUTTURE RICETTIVE E PUBBLICI ESERCIZI
Le aziende di questi settori devono far fronte spesso a picchi di lavoro stagionali o addirittura settimanali. E’ impossibile non rendersi conto che in un momento già complicato per le imprese e il mondo del lavoro questa misura è una nuova zavorra per chi semplicemente vuole portare avanti la propria attività. E’ chiaro che gli abusi vanno identificati e contrastati, ma non per questo vanno ignorati i reali bisogni delle imprese e dei lavoratori. Per evitare ulteriori danni, il vuoto normativo post-voucher va colmato al più presto.
Suggerimenti per facilitare l’incontro tra la domanda e offerta di lavoro nel nostro territorio
Definite le quote e i periodi utili per le richieste: dal 15 marzo possibile precompilare le domande
Sentiamo parlare di leggi, di Decreti (legge e Dpcm) e di ordinanze. Cosa si intende esattamente con questi termini, e quanto sono importanti?