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07 maggio 2019
no ma vero: nonostante il mare sia distante, da mezzo secolo a Torrita di Siena è in funzione un Timone. Si è imposto passo dopo passo come rotta sicura verso un ristoro saporito, all’occorrenza rapido o da traghettare verso casa. Nacque in viale Mazzini come dispensa alimentare con annessa cucina, così si è mantenuta e giusto pochi giorni fa, il primo maggio, ha raggiunto il traguardo dei 50 anni di attività. Sotto l’insegna è definita “pizzeria rosticceria”: non sembri però riduttivo, per chi si accomoda ai tavoli con le tovaglie a quadri il menu è tutt’altro che risicato. Cesare Tremori è colui che recentemente ha preso letteralmente il comando del Timone: torritese doc, la cucina come mestiere l’ha portato in giro per i quattro venti, e non è solo un modo di dire. “Ho fatto il cuoco per 20 anni in Inghilterra, poi in Svizzera, Cina, infine in Mongolia”. Nel paese di Gengis Khan è rimasto due anni, incontrando là anche la compagna di vita. Nel 2015 è tornato a casa, decidendo poi di rimettersi ai fornelli proprio nel Timone. Che oggi, oltre a lui, coinvolge altri tre ‘timonieri’: Isa, Davide e Sara. Nelle sue corde c’è anche il Tsuivant (a base di montone) ed altri piatti in voga a Ulan Bator, dove fa molto freddo e la carne è elemento ricorrente. Ma qui preferisce servire Tagliatelle fatte in casa, Fegatini, carne alla brace, il sugo vedovo (“puro torritese, senza pomodoro”) sono i piatti distintivi del locale, che è tappa fissa a pranzo per molti lavoratori di passaggio, ma nondimeno per altrettanti “turisti della Chianina”.
Il prestigioso traguardo della Grotta Santa Caterina, in via della Galluzza a Siena
Pregevole traguardo per Valentina Mariottini alias Fiori Maresca, in Camollia a Siena
Premiate 36 aziende senesi per la “Fedeltà al lavoro e Sviluppo Economico”: tra queste, otto belle storie di associate Confesercenti.
