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Ricettività sulla Francigena: a che punto siamo?

Grandi potenzialità intorno al turista camminatore: se ne parla domani a Siena

11 aprile 2018

 

francigena

 Quanto peserà il fattore-Francigena nel futuro del turismo senese e toscano, e quanto pesa già oggi? Venticinque anni fa il quesito poteva apparire strampalato: fu solo nel 1994 infatti che venne istituito un itinerario escursionistico sul tracciato dell’antica via dei pellegrini. Un quarto di secolo più tardi, la situazione è ben diversa. Nei 380 km di percorso sul territorio regionale insistono 1200 strutture ricettive, che accolgono flussi da più di mille turisti per chilometro quadrato, con un tasso di occupazione del 25 per cento, superiore alla media regionale. Dal mese di febbraio esiste ufficialmente anche un “prodotto turistico omogeneo”, il primo del suo genere a nascere secondo quanto previsto dalla legge regionale sul turismo del 2016: il suo ruolo è quello di rendere più efficiente l’accoglienza e quindi la promozione nel territorio di riferimento, attraverso il coordinamento di 4 comuni capofila (sui 39 interessati complessivamente) tra cui Siena. Manutenere i percorsi (cicloturistico e ippovia, oltre a quello escursionistico) e armonizzare la ricettività sono le aspettative riposte in questo coordinamento, che ha ora a disposizione anche un osservatorio turistico per monitorare il tutto. Le aspettative sono alte, anche perché già oggi la Francigena attira visitatori sempre più internazionali (e Siena è tra i comuni che sul percorso ne attrae di più) i quali tipicamente alloggiano in ostelli se fanno lunghe percorrenze (7-8 giorni nella metà dei casi, secondo dati dell’Associazione Europea delle Vie Francigene), ma sempre più spesso anche in alberghi e B&B se scelgono tratti da fare in un weekend. Per intercettare questa domanda, da poco è anche possibile allestire i cosiddetti “Rifugi escursionistici”. 

 

Tra le aspettative future intorno alla via Francigena c’è anche l’inserimento nell’elenco dei siti Unesco, in virtù di una candidatura recentemente avanzata. Intanto, stando a un rapporto 2017 dell’Associazione Vie Francigene, redatto interpellando 2mila pellegrini, la scoperta dei prodotti gastronomici dei territori attraversati dalla è tra le motivazioni di viaggio in crescita, anche perché ritenuta una forma adatta a conoscere le tradizioni locali.  Stabile la motivazione religiosa, mentre la ragione prevalente per chi sceglie di mettersi in cammino su questo tracciato è quella di “saper perdere tempo”, ovvero trovare il modo per riflettere, pensare, scoprire.

 

NEL FUTURO DEL TURISMO SLOW. Questi temi saranno al centro della  giornata di incontri in programma domani, venerdì 13 aprile a Siena. Dalle ore 9.30, nella sede dell’Accademia musicale Chigiana, imprenditori istituzioni e osservatori del settore  daranno vita a “Arte, Cultura, Enogastronomia lungo la via Francigena toscana”, iniziativa promossa da Confesercenti che è al tempo stesso un’anteprima ed un punto di arrivo. L’anteprima è sulla “Borsa del turismo delle 100 città d’arte”, in programma per la sua 22^ edizione a Bologna dal 18 al 20 maggio; il punto d’arrivo è per il percorso dei “Living lab”, i laboratori di co-progettazione  cui un gruppo di imprese turistiche toscane hanno preso parte nelle scorse settimane a Siena e Lucca, elaborando iniziative e progetti per la valorizzazione e la commercializzazione dell’offerta turistica presente lungo il tracciato della Via Francigena.

 

Proprio le proposte emerse dalle imprese saranno al centro della prima parte della giornata di venerdì, che a partire dalle ore 10 metterà a confronto esperienze accomunate dai fattori arte-cultura-ed enogastronomia, attraverso gli interventi di Alessandro Tortelli (Direttore Centro Studi Turistici di Firenze) e Gianni Masoni (Responsabile Turismo di Confesercenti Toscana). A seguire, la tavola rotonda “L’offerta enogastronomica lungo la Via Francigena Toscana, un contributo determinante per la costruzione del prodotto turistico” con la partecipazione di Esmeralda Giampaoli (Presidente nazionale Fiepet), Fabio Fabbri  (Co-founder di “TrueplacesItaly”, un’esperienza concreta di promo-commercializzazione turistica dei luoghi più nascosti e caratteristici), Alessandro Foti ( Osservatorio Food & Tourism Innovation – DBJWatch) Paolo Chiappini (Direttore Fondazione Sistema Toscana) Stefano Romagnoli ( Dirigente Regione Toscana) e Francesco Tapinassi (Dirigente MIBACT).

 

Aperta alle 9.30 con i saluti dei Presidenti di Confesercenti Siena (Leonardo Nannizzi) e Toscana (Nico Gronchi) e del’Assessore al Turismo del Comune di Sonia Pallai, l’iniziativa si concluderà a fine mattinata con l’intervento di Stefano Ciuoffo, Assessore regionale al Turismo. Dettagli e modulo di iscrizione su www.confesercentitoscana.it.

 

Per approfondire:

sito ufficiale Associazione Vie Francigene

Francigena Toscana – numeri percorsi e progetti

Via Francigena toscana, primo prodotto turistico omogeneo

 

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