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21 febbraio 2022
Il 21 febbraio 2020 a Siena era una giornata grigia, anche se non fredda. All’ora di pranzo chi scrive queste righe, assieme ad altri colleghi di Confesercenti, era al Bar dell’artigiano, in viale Toselli. In sala uno schermo era sintonizzato su Skytg24: fu in quel momento che chi era presente sentì ufficializzare il primo caso di Covid 19 in territorio italiano. In pochi secondi condividemmo tutti una brutta sensazione: il “paziente zero” era fonte d’inquietudine, ma nessuno onestamente presagiva cosa sarebbe davvero successo.
il paziente zero era fonte d’inquietudine, ma nessuno onestamente presagiva cosa sarebbe davvero successo.
Da quel 21 febbraio si sono susseguiti (ad oggi) 12,4 milioni di contagi (52.563 in provincia di Siena), e oltre 152mila tra questi (454 dalle nostre parti) hanno perso la vita. Al conteggio ufficiale va aggiunto quello degli effetti indiretti, praticamente impossibile da completare: le patologie indotte, quelle non prevenute per l’impatto sul sistema sanitario, lo stravolgimento nell’esistenza quotidiana per stress, perdita del lavoro, distanziamento sociale, continui aggiornamenti nelle restrizioni. Era il 2 marzo quando Leonardo Nannizzi lancio il primo appello alla responsabilità, e a non lasciare sole le imprese. Due giorni più tardi fu stilato il primo quadro di contromisure possibili, o richieste alle istituzioni: non lo sapevamo, ma nei mesi a venire lo avremmo poi aggiornato più e più volte.
In due anni sono usciti 66 tra Decreti legge e Dpcm direttamente correlati al virus: accanto a questi le ordinanze Ministeriali, regionali e comunali; i protocolli di prevenzione, le FAQ, le circolari interpretative. E’ lungo 3 pagine, una per ogni anno, l’indice di quelle monitorate, segnalate e spiegate da Confesercenti Siena ai propri associati.
In due anni sono usciti 66 tra Decreti legge e Dpcm direttamente correlati al virus: accanto a questi le ordinanze Ministeriali, regionali e comunali; i protocolli di prevenzione, le FAQ, le circolari interpretative
Non c’è molto da stupirsi quindi se dall’analisi di uno studio di revisione su 66 ricerche internazionali, esposto recentemente dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, viene fuori che l’incidenza dei disturbi depressivi nella popolazione mondiale è salita al 32%; quella dell’ansia al 33%, quella dello stress al 41 per cento. Negli anni precedenti alla pandemia, le percentuali non superavano il 10 per cento. E il 51% della popolazione italiana si è sentito stressato nell’ultimo anno, una percentuale uguale a quella del Regno Unito e di poco inferiore a quella di Irlanda (52%) e Hong Kong (54 percento), anche stando all’edizione 2022 dello studio Axa Being Mind-Healthy .
Non è un caso quindi che nel 2021 tra le Convenzioni e benefits di Confesercenti Siena ne sia comparsa anche una per un sostegno psicologico: segni di tempi dei quali avremmo fatto tutti a meno. E’ andata così, è ha cambiato anche molte delle abitudini, e dei consumi. Due anni fa, in queste ore stavamo entrando in un incubo, anche se ancora non lo sapevamo. Oggi non possiamo dirci certi dell’uscita, ma possiamo sperarlo. Almeno questo.
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(Foto in pagina: Fabio Di Pietro 2020, Siena)
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