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Imprese sociali ed enti no profit: in arrivo il nuovo Codice

Ok del Governo ai decreti delegati. Entrata in vigore attesa per luglio

15 maggio 2017

 

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I decreti delegati sul Codice del terzo settore, sulla disciplina dell’impresa sociale e sul cinque per mille sono stati approvati in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 12 maggio 2017. Adesso i provvedimenti passano alle commissioni parlamentari; il provvedimento dovrà tornare in Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva nel giro di 45 giorni dal primo via libera: solo allora quindi potrà essere approvato definitivamente e quindi entrare in vigore con pieni effetti.

 

La parte più importante dei Decreti è quella che delinea il nuovo "Codice del Terzo Settore" ovvero un insieme di disposizioni giuridiche e fiscali che regolamenteranno l'attività degli enti no profit. 

I decreti appena approvati seguono di un anno la Legge delega di riforma del terzo settore, approvata il 25 maggio 2016, che dava  tempo 12 mesi al governo per adottare i decreti legislativi in attuazione. Nei mesi scorsi era stato così approvato   il decreto per l’istituzione e la disciplina del servizio civile universale.

 

 

LE NOVITA' DEL CODICE: LA DEFIZIONE DEGLI ENTI NO PROFIT 

Il Decreto delegato che istituisce il Codice del Terzo settore precisa la nuova definizione degli enti del Terzo settore. Secondo il provvedimento, si definiscono tali "le organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici , imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, e in ogni altro ente costituito in forma di associazione, riconoosciuta o non riconosciuta, o di fondazione per il perseguimento , senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale in forma volontaria e di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, di mutualità o di produzione o scambi di beni o servizi.

 

RETRIBUZIONI, REGISTRO, PROMOZIONE

 Quanto ai lavoratori degli enti del terzo settore, il testo introduce un criterio di proporzionalità: in ciascun ente, la differenza retributiva tra lavoratori non può essere superiore dal rapporto di uno a sei. viene poi istituito il nuovo  "Registro del Terzo Settore", con effetti vincolanti per la percezione del cinque per mille (v sotto).

In merito alle attività di promozione e sostegno il Codice prevede: la revisione della definizione di enti non commerciali ai fini fiscali e l'introduzione di un nuovo e articolato regime tributario di vantaggio; l'istituzione dei social bonus, una serie di agevolazioni in materia di imposte indirette, la ridefinizione della disciplina delle detrazioni e deduzioni per le erogazioni liberali, specifiche disposizioni in ordine al regime fiscale, un regime fiscale agevolato per le attività di social lending  svolta dai gestori dei portali on line, la disciplina dello specifico Fondo istituito per ilfinanziamento di progetti e attività di interesse generale promossi dagli enti del Terzo settore. Prevista inoltre la disciplina delle attività di monuitoraggio, di vigilanza e di controllo.

 

L'IMPRESA SOCIALE

 Potranno acquisire la qualifica di impresa sociale tutte le organizzazioni private, incluse quelle costituite in forma societaria, che esercitano in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività. 

Il Codice ridefinisce, ampliandolo, l'ambito delle attività di interesse generale da esercitare affinchè l'attività di impresa generale, deve generare almeno il 70 per cento dei ricavi complessivi.

Si introducono inoltre importanti misure di sostegno, anche fiscale, quali la detassazione degli utili o avanzi di gestione, obblighi di trasparenza e l'impresa sociale è tenuta a pubblicizzare attraverso il proprio sito internet il bilancio sociale.   

 

IL CINQUE PER MILLE

Il decreto prevede il completamento della riforma strutturale dell'istituto del cinque per mille. 

Con le nuove norme si allarga la platea dei destinatari del beneficio, estendendola a tutti gli enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale. In proposito inoltre, si prevede una serie di obblighi di trasparenza e informazione. 


I PROSSIMI PASSI: IN ATTESA DEL VIA

Come specificato all'inizio, il complesso di questi provvedimenti ha bisogno ora del completamento dell'iter parlamentare per entrare in vigore, presumibilmente nel mese di luglio 2017.

Per approfondire:  la nota del Consiglio dei Ministri 29/05/2017




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