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09 marzo 2020
Nei mesi di marzo e aprile 2018 transitarono nel territorio senese 90mila turisti del Lombardo-veneto, e 11 mila della Cina: una fetta importante di presenze turistiche, pari al 15 per cento del totale. Questi dati, al 25 febbraio, offrivano solo una percezione di quello che potrà essere l’ìmpatto negativo del Corona virus sul commercio e il turismo locali. Solo considerando Cina, Lombardia e Veneto, ovvero i tre principali focolai di riferimento alla data di ieri, è un potenziale -16,9 per cento di arrivi (-14,9 di presenze). In particolare, due anni fa i flussi in arrivo dalla Lombardia si concentrarono soprattutto nel mese di marzo (9,1 % di presenze), quelli da Veneto e Cina invece ad aprile (4,5 e 1,8 per cento sul totale; elaborazione Confesercenti su dati Regione Toscana).
A questa conta dovrà aggiungersi quella relativa a tutte le altre provenienze estere che già disdicono i viaggi verso l’Italia. “Nessuno sa se senza Corona virus i turisti in arrivo da queste aree nel 2020 sarebbero stati della stessa entità – osservava il Presidente provinciale di Confesercenti Siena, Leonardo Nannizzi – ma è chiaro a tutti che la situazione attuale comporterà pesanti contraccolpi per le imprese del settore e per tutto l’indotto: la ristorazione, il commercio, gli eventi e così via. Anche perché probabilmente non saranno solo queste le aree dove gli abitanti nelle prossime settimane sceglieranno di restare a casa, anziché fare i turisti; oltre ai mancati arrivi delle gite scolastiche, circa 2 milioni di presenze su scala regionale, che da sempre prediligono la Toscana e anche Siena soprattutto nel periodo primaverile”.
Per Confesercenti serve una presa di coscienza di questo stato di cose che sia pari alla sensibilità richiesta per contenere il propagarsi del virus: “Tenendo conto la prevista flessione di ricavi, chiediamo che le istituzioni, a cominciare dal Governo, predispongano presto iniziative di sostegno per le imprese colpite da questo stato di cose – aggiungeva il 25 febbraio Nannizzi – una moratoria di F24 e tributi, ammortizzatori sociali per i dipendenti delle imprese che a tutt’ora non ne beneficiano, sostegni straordinari per il credito a breve. Quel che si profila per le nostre micro e piccole imprese, il tessuto economico capillare del nostro territorio, non può essere sottovalutato”.
In allegato qui sotto: Dossier Confesercenti nazionale sull'impatto economico del Covid-19 (aggiornato al 09/03/2020)
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