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29 aprile 2003
Nei prossimi mesi, la pirateria musicale in provincia di Siena potrebbe scendere al disotto del 20 per cento del mercato. E' la stima della Fismed, il sindacato dei rivenditori di musica aderente a Confesercenti, dopo l'entrata in vigore della nuova normativa anti-copie illegali. Da oggi infatti ha valore di legge il decreto legislativo 68/2003 che dispone multe severe e, nei casi più gravi, il carcere per chi viola la tutela del diritto d'autore. Un giro di vite che avrà effetto sui rivenditori abusivi, ma anche sulla diffusione di musica via internet: ¿per questo, anche la nostra provincia dovrebbe risentire positivamente delle novità introdotte anche se nel Senese capita raramente di imbattersi nei venditori da strada dei cd pirata ¿ afferma il presidente provinciale Fismed, Carlo Conforti ¿ ciò che invece resta da combattere è semmai la diffusione ¿nell'ombra' di copie ad uso commerciale. E quella che viene fatta attraverso i computer".
Il Decreto legislativo infatti conserva il diritto a riprodurre una copia di brani o documenti sotto copyright, ma solo per uso personale: si varca già la soglia del reato con la condivisione via internet, secondo il modello lanciato su scala mondiale da Napster ed altri siti affini. Un reato che da oggi in poi è punito in maniera decisamente salata: ¿ci sono sanzioni sia per chi propone che per chi riceve opere pirata - spiega Conforti ¿ il venditore è passibile di carcere fino a tre anni, oltre che della sanzione amministrativa di almeno 103 euro per ogni copia illegale in suo possesso; è prevista la reclusione anche per chi tenta di forzare i dispositivi anticopia che i produttori sono ora autorizzati ad apporre. Ma la legge dissuade anche l'utente, multabile per 154 euro che possono diventare 1032 in caso di recidiva".
Per combattere un fenomeno che in Italia rappresenta il 25 per cento del mercato (ma la stima è prudenziale), da oggi esistono dunque strumenti nuovi e consistenti. ¿Il settore discografico, ma anche quello di videocassette e dvd sono da tempo distorti da troppi fattori condizionanti ¿ afferma il presidente provinciale Fismed ¿ ci auguriamo che questa svolta consenta ai rivenditori professionisti di rivalutare il proprio ruolo a vantaggio del consumatore, anche avvalendosi delle nuove tecnologie. Il nostro sindacato ad esempio chiede da tempo alle case di produzione di far decollare i cd on demand, ovvero la possibilità di realizzare in negozio le compilation più gradite, alla luce del sole". Nel frattempo, le selezioni fai-da-te dovranno fare i conti con costi maggiori: lo stesso Decreto 68 prevede infatti aumenti per le tasse su Cd e cd rom, che probabilmente indurranno i produttori a ritoccare presto i prezzi di listino.