DIETROLAVETRINA La preferita, a domicilio oltre il semaforo

A Chiusi una delle pizzerie di Imprese in aiuto

19 aprile 2020

 

Antonio vorrebbe tingere di giallo i semafori, in questo periodo. “Si perde parecchio tempo fermi ad aspettare che i semafori rossi diventino versi nelle città spettrali, inanimate di questa emergenza. Lunghi istanti in cui si rimane fermi anche se non dobbiamo dare precedenza alcuna, data la totalità di mancanza di auto!”. Antonio De Luca è “La preferita”, pizzeria di Chiusi. Che normalmente somministra pasti sul posto, ma in questo tempo di lockdown si è riconvertita anima e corpo alla consegna a domicilio. “Le consegne vengono accettate dalla mattina tramite numero di cellulare – racconta - ed evase in 3 persone, dalle 18 alle 21 più o meno. Utilizziamo Justeat che mi raccoglie un po di ordini e accetta pagamenti on line, per far si che abbia meno contatto con i clienti. Ma per adeguarmi alle esigenze di questa emergenza ho comprato altre 2 borse termiche che seguono tutte le normative vigenti nel trasporto Pizza. Mi sono munito di altri tipi di pagamento on line, tipo PayPal, e per accettare carta o bancomat tramite SMS, e pos portatili”.

 

La Preferita ha studiato una soluzione in proprio anche per i pagamenti in contanti: “ho un sacchetto apposta dove metto tutti i soldi presi dai clienti e do il resto di tasca mia, poiché i soldi nel sacchetto verranno sterilizzati a vapore e le monete con immersione di soluzioni al cloro”.

 

In questo periodo gli ordini sono per lo più da 2 – 4 persone: “la curiosità è che vogliono mangiare tutti allo stesso orario e in orari ben precisi, anche se dopo aver cenato non hanno impegni e restano a casa!”.

 

Antonio e la sua Preferita sono una delle Imprese in aiuto: raccogliere quest'esigenza ha per ora salvato il lavoro suo e di altre due persone. “Spero che tutto andrà bene, nel minor tempo possibile!”.