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Esperienze turistiche che dividono

Le nuove tendenze secondo Airbnb non mettono tutti d’accordo

29 gennaio 2021

 

C’è stato a un tempo, a metà del 2020, in cui  si poteva arrivare in Toscana anche da altri regioni. C’è chi lo ha fatto non tanto per fare vacanza, quanto per lavorare in modo diverso. E’ l’effetto-turismo dello smartworking: Un terzo di chi ci ha provato ha cercato destinazioni raggiungibili in giornata; un quinto erano toscani in cerca di alloggi fuori città. Così perlomeno lo ha raccontato Airbnb, durante il primo dei Digital labs programmati dalla Regione Toscana per questo inverno in vista della – chissà quando – ripartenza turistica. Lunedì 25 gennaio è intervenuta a distanza Caterina Manzi, Experience territory manager del portale principe della locazione turistica. Ha tratteggiate le tendenze registrate nei mesi scorsi e quelle che, a suo dire, restano latenti in vista di scenari meno restrittivi.

 

CHI SALE (O SALIRA’) E CHI SCENDE

Così si scopre (ma forse è meglio dire: si conferma) che il turismo domestico ha superato (supererà?) quello internazionale, che le attività in condivisione soccombono a quelle di piccoli gruppi, che le esperienze all’aperto scacciano indietro la moda delle cooking class. E poi, soprattutto, che i piccoli borghi attraggono più delle grandi città. Un po’ vero e un po’ di moda:  a testimoniarlo durante il Digital lab è intervenuto anche Gianfilippo Mignogna, Sindaco di Biccari (sapevate dove si trova, prima d’ora?), ovvero di un piccolo comune del Foggiano che a quanto pare si sta facendo notare: non tanto per i flussi effettivi di nuovi turisti, quanto per la determinazione ad intercettarli .

 

Tra il pubblico virtualmente presente (agenti di viaggio, guide, ricettivi, anche produttori di olio..) il suo intervento è stato probabilmente quello che ha messo d’accordo un po’ tutti.  “che questo trend non sia legato solo al momento pandemico ma rimanga costante, e si smetta di pensare al turismo delle grandi masse” ha auspicato ad esempio Giulia, guida turistica senese; “il turismo di massa non è adatto ai piccoli borghi, io vivo e lavoro nel turismo a Pitigliano, paese strutturalmente incapace a contenere i grandi numeri” ha rilanciato Alessia. Non così è stato per l’intervento griffato Airbnb, soprattutto quando is è parlato di “esperienze”.

 

ESPERIENZE CHE DIVIDONO

Caterina Manzi ha indugiato a lungo sulle potenzialità di questo attrattore aggiuntivo per le destinazioni toscane. Ma se a qualcuno ha stuzzicato la fantasia (“Avendo un oliveto potrei offrire un'esperienza della raccolta olive pur non avendo licenze?”, è stato chiesto), altri si sono piuttosto innervositi. Perché secondo loro Airibnb non verifica l’effettiva qualifica professionale di chi propone visite guidate, percorsi in vigneti o altro del genere. “l’offerta di esperienze non prof ha causato grandi danni ai professionisti “ ha postato per esempio Raffaella; “un mercimonio al ribasso di chi offre attività in maniera professionale e avendo tutti gli innumerevoli paletti immancabili in Italia” ha rincarato Christian. Poi c’è chi le experiences su Airbnb le ha proposte, ma con risultati contrastanti: si va da chi lamenta un -80 % nel 2020, a chi gestendo un rifugio in montagna testimonia un +50 per cento nel periodo estivo, con turisti soprattutto di prossimità.

 

 

NUDE CIFRE

E’ un dato di fatto che la pandemia non ha surclassato tutte le imprese del comparto turistico allo stesso modo. Ma lo è anche il fatto che, come dati aggregati, le varie anime di questo settore sono quelle che hanno sofferto maggiormente: secondo i dati Cerved, Adviaggio e tour operator sono quelli che hanno accusato i cali di fatturato maggiori, seguiti da compagnie aeree e alberghi. 

 dati cerved

Lunedi scorso, mentre si svolgeva il Digitallab, Veratour diffondeva parole di speranza: “sono convinto che la situazione vada migliorando; d’altronde, i primi segnali sul fronte delle prenotazioni sono positivi” le parole date alla stampa dal Direttore generale Stefano Pompili, che ha da poco lanciato un catalogo di proposte estive. Da ora all’estate chissà cosa succederà; intanto lunedì 1 febbraio la Regione propone un nuovo Digital lab, stavolta dedicato a “Disconnessione, ricarica in natura e creatività”.

 

 

Immagine principale: la “panchina gigante” di Biccari – courtesy visitbiccari.com

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