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Guide turistiche, sit in sotto il Ministero

A Roma nuova protesta contro l’invasione delle ‘ultraguide’

15 dicembre 2014

 

sit-in

Le guide turistiche aderenti alle maggiori sigle sindacali e professionali di categoria protestano  per il Decreto Ministeriale in via di approvazione. Mentre viene permesso a guide europee prive di competenza specifica accertata di illustrare una parte consistente del patrimonio culturale e dell’identità italiana, creando un reale “dumping sociale”, alle guide turistiche abilitate in Italia (italiane e straniere) ed operanti da anni o decenni, viene richiesta una nuova certificazione delle competenze già acquisite che non possono essere sottoposte nuovamente ad accertamenti. Oltre a protestare con tutta l’energia e con tutti i mezzi possibili, le guide abilitate faranno migliaia di ricorsi.

Parte degli elenchi dei “siti riservati” alle guide turistiche abilitate, stilati dalle Direzioni Regionali del MIBACT (e già previsti da una Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 1991), siti che sono di competenza delle guide specializzate per gli ambiti di esercizio,  sono gravemente e scandalosamente carenti. 

Le guide chiedono : 

- che nessun altro esame venga richiesto alle guide già abilitate, per i siti che si trovano nell’ambito di abilitazione già conseguita;

- che si tenga conto, prima dell’ approvazione del Decreto, del parere delle guide sugli elenchi dei siti riservati e che si tenga conto dei flussi turistici ;

-  che il Governo rivendichi in Europa la specificità culturale italiana e l’unicità del suo immenso patrimonio culturale;

- che il Governo riconsideri l’interpretazione che è stata data del diritto europeo, interpretazione basata su presupposti errati, come è stato  riconosciuto da tutti gli schieramenti politici in Parlamento, mediante numerose dichiarazioni, e da autorevoli rappresentanti del Parlamento Europeo;

- che il Governo contrasti le indebite pressioni delle grandi multinazionali del turismo che vogliono la de-regolamentazione  delle visite guidate, privando l’Italia di uno dei suoi beni più preziosi,  privandola dei relativi introiti, versamenti fiscali e contributi previdenziali;

- che si controlli l’effettiva temporaneità e la corretta applicazione delle “prestazioni temporanee” delle guide europee, come da Direttiva Europea Professioni;

- che si approvi in tempi brevi una nuova legge complessiva ed organica sulla professione di guida che riconosca la specifica qualificazione delle guide turistiche, al fine di salvaguardare un corretta illustrazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano e non vada oltre ciò che richiede il diritto europeo.

 

Per questi motivi le guide abilitate si sono ritrovate oggi per un sit-in di fronte al Ministero dei Beni Culturali e Turismo a Roma dalle 11,00 alle 14,00.