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09 luglio 2024
La Giunta regionale toscana ha approvato le linee di indirizzo per 9 nuovi bandi rivolti alle imprese toscane, con uno stanziamento complessiva da 118 milioni euro, nell’ambito della programmazione regionale Fesr 2021-2027. I bandi si rivolgono anche al commercio e turismo, e puntano ad agevolare le imprese nel percorso verso l’innovazione attraverso varie forme di agevolazione all’accesso al credito, a quelli in ricerca e sviluppo, all’innovazione digitale delle aree interne e alla costituzione di start up innovative.
Collettore delle opportunità sarà Lo sportello UNLOCK istituito dalla Regione sviluppato grazie anche alla collaborazione di Agci, Casartigiani, Cispel, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Cna, Legacoop della Toscana. Unlock in particolare è chiamato a favorire un raccordo con il sistema delle competenze della ricerca pubblica regionale e del sistema degli incubatori di start-up e un supporto per la promozione di progettualità integrata pubblico e privata e la collaborazione tra imprese.
Qui sotto nel dettaglio i vari interventi.
La misura prevede la concessione di sovvenzioni a fondo perduto per abbattere gli interessi ed i costi delle garanzie sui prestiti concessi alle imprese nell’ambito della linea di credito creata per la Toscana dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI).
Previste due sovvenzioni:
una in conto interessi (percentuale massima del 90% per i progetti ‘green’ - lotta al cambiamento climatico, efficientamento energetico, processi di economia circolare - e dell’80% per gli altri)
una in conto commissioni di garanzia (1,5% dell’importo del finanziamento garantito e riassicurato per un importo massimo di 12 mila euro), in abbinamento alla concessione della garanzia attraverso la riassicurazione del finanziamento alla Sezione speciale Regione Toscana del Fondo di garanzia per le PMI.
Due le linee di finanziamento.
La Linea A, dedicata alla creazione di impresa giovanile, femminile o destinataria di ammortizzatori sociali,
la Linea B, estesa alle altre MPMI. La sovvenzione in conto interessi per la Linea A prevede l’abbattimento totale degli interessi del finanziamento concesso, per la Linea B l’abbattimento è dell’80% (elevabile al 90% per ‘progetti green’). Quella in conto commissioni di garanzia, sempre per la Linea A abbatte il 100% del costo della commissione di garanzia mentre per la B abbatte il costo dell’1,5% dell’importo del finanziamento garantito e riassicurato. Abbinato a questo c’è la concessione della garanzia attraverso la riassicurazione del finanziamento. Prevista anche una riserva di circa 4,5 milioni di euro per le realtà che operano nelle aree interne.
Come richiedere i finanziamenti
verranno attivati anche specifici avvisi pubblici per individuare sia i soggetti finanziatori che quelli che saranno autorizzati a rilasciare le garanzie.
Approvati poi due bandi destinati a sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo delle MPMI toscane attraverso la concessione di sovvenzioni a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi su prestiti erogati nell’ambito della provvista BEI. In totale i due bandi mettono a disposizione oltre 14 milioni di euro (4,2 per progetti strategici di R&S e 9,8 per progetti di R&S di MPMI e Midcap). Il finanziamento potrà raggiungere la percentuale del 90% in caso di progetti ‘green’ e dell’80% in tutti gli altri casi.
Altri tre bandi (anche questi promossi nell’ambito di Giovanisì) mettono a disposizione 11 milioni di euro per il sostegno all’innovazione digitale di Borghi (4 mln), Cooperative di Comunità (3 mln) e Centri Commerciali Naturali (4 mln). Rientrano nell’Azione 1.1.3 del PR FESR 2021-27 che sostiene i processi d’innovazione delle PMI mediante l’acquisizione di servizi qualificati con particolare attenzione al tema della digitalizzazione dei processi produttivi ed investimenti di carattere strategico o sperimentale su specifici ambiti tecnologici, filiere produttive e per obiettivi di sostenibilità (economica, sociale e ambientale). Nel caso specifico i tre bandi puntano al supporto della transizione digitale delle imprese localizzate in specifici territori quali CCN, borghi e aree interne che possono sperimentare anche pratiche d’inclusione sociale e di economia collaborativa. Nel caso del primo bando (Borghi) il contributo a fondo perduto può arrivare fino al massimo del 60% del progetto; nel secondo e terzo bando (Cooperative di Comunità e CCN) fino all’80%. L’intensità d’aiuto varia in funzione della dimensione d’impresa, dell’investimento attivato e della combinazione di spese previste. Nei primi due casi il progetto deve avere un valore minimo di 20 mila e massimo di 150 mila euro. Nel terzo minimo 30 mila e massimo 200 mila euro.
Si rivolge alle start up innovative costituite 3 anni prima della data di presentazione della domanda e quelle che verranno costituite entro 6 mesi dall’ammissione al finanziamento che consiste nella concessione di una sovvenzione quale contributo in conto capitale pari al 90 % del costo totale dell’investimento ammissibile, di cui 5% in servizi reali. Previsti criteri di premialità (incremento occupazionale, imprese a partecipazione o titolarità maggioritaria di donne o giovani, criteri di legalità e parità di genere, aree interne). La dotazione finanziaria è di 2,8 mln di euro.
Aggiornamenti in arrivo su questa pagina e, per i soggetti associati, tramite il servizio Credito nelle sedi Confesercenti Siena
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