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Le richieste di acconciatori e e estetiste toscane

La sintesi del gruppo di lavoro

22 aprile 2020

 

acconciatori-estetiste

Negli ultimi giorni sta aumentando il clima di incertezza e apprensione nel settore bellezza e benessere, che raccoglie parrucchieri e centri estetici, le cui richieste vengono sostenute da Confesercenti attraverso il sindacato di categoria Assoacconciatori. Il gruppo di lavoro regionale è in questa fase guidata da due imprenditrici del settore, Francesca Corsi di Borgo San Lorenzo e Luana Grazzini di Montecatini.

 

Queste in sintesi allo stato attuale le richieste avanzate dalla categoria:

 

1) CHIAREZZA E CERTEZZA DELLE REGOLE FIN DA SUBITO

 

E’ necessario un quadro chiaro, dettagliato e differenziato in materia di igiene e sicurezza da parte degli organi competenti, affinché le varie aziende in questione possano organizzarsi nei tempi utili per la riapertura; tutto questo scritto ed elaborato in maniera esaustiva e chiara onde evitare la libera interpretazione da parte degli organi preposti al controllo.

 

2) CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

 

Un contributo a fondo perduto di cinquemila euro che copra le ingenti spese di adeguamento dei locali; costi che per molti mesi graveranno sulle imprese: sia per l’acquisto di materiali necessari per la messa in sicurezza, che per consulenze tecniche e professionali che saranno sicuramente necessarie.

 

3) ANNULLAMENTO IMPOSTE, TASSE E CONTRIBUTI

 

Un annullamento per almeno due anni (2020-2021) a livello nazionale, regionale e comunale.

 

4) MORATORIA

 

Richieste una moratoria per i costi relativi alle utenze, fornitori etc.

 

5) CREDITO DI IMPOSTA SU AFFITTI PAGATI

 

Richiesto l’innalzamento al 100% ed ampliato oltre che alla categoria catastale C1, anche alle categorie C2 e C3.

 

6) AUMENTO del SUSSIDIO PRO-PARTITE IVA

 

Richiesto un innalzamento da 600 a 1.000€ per le partite iva che hanno subito una chiusura effettiva dell’attività.

 

7) PROROGA della CASSA INTEGRAZIONE

 

Richiesta una proroga della cassa integrazione anche in presenza un solo dipendente, per almeno per altri sei mesi.

 

8) MAGGIORE FLESSIBILITA’

 

Per i primi tre mesi dalla riapertura, permettere una maggiore flessibilità nell’orario e nei giorni di lavoro (dal lunedì al sabato).

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