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09 marzo 2021
“RISTORANTI, BAR E COVID: COME FANNO FUORI ITALIA?”
Quali restrizioni stanno limitando l’attività dei ristoranti all’estero? Quali aiuti sono arrivati agli esercenti oltre confine, nei mesi scorsi? Costa stanno sperimentando per sopravvivere nella pandemia che ancora non finisce?
Martedì 9 marzo Confesercenti Siena ha messo a confronto le esperienze di tre imprese horeca italiane, due delle quali attive all’estero: il Mari Deli & Dining di Londra, il Tercer tiempo cerveza artigiana di Pobla De Vallbona (Valencia) e il ristorante Da Michele di Siena. circa mezz'ora in live streaming sul canale youtube di Confesercenti Siena.
LONDRA: PAURA E PIU' AIUTI
A Londra i ristoranti sono stati chiusi più volte con varie modalità, attualmente sono ancora chiusi - racconta Mariano – il primo periodo è stato il più tremendo, anche per il Governo aveva sottovalutato il virus. Nel nostro caso ci siamo riconvertiti sfruttando uno spazio esterno disponibile, e soprattutto aumentando il servizio alla clientela di prossimità bottega vicinato”. Dall’Inghilterra descrivono uno scenario interessante per i sostegni alle imprese del settore: “l’Iva, che qui si chiama VAT, è stata abbassata al 5 % tranne che sugli alcolici. La Business rate (che include la tassa rifiuti) è sospesa a tutt’ora, ci sono stati prestiti garantiti dal governo. Sono stati bloccati gli sfratti commerciali. Il timore ora è per il contraccolpo quando gli aiuti finiranno. E comunque la popolazione inglese al momento è poco motivata a sedersi nei locali nelle prossime settimane, ha paura”.
VALENCIA: PIU' BANCHE CHE AIUTI
“In Spagna sono stati provvisti aiuti subito per tutto il comparto horeca e eventi, nella prima parte di lockdown,ma molto bassi, qualche centinaia di euro – dicono Andrea e Loira - e chi è fornitore dell’horeca, come noi, ha ricevuto solo aiuti a titolo personale, non come impresa, e in virtù del confronto con il 2019. Con il rischio di restituire gli aiuti con interessi se dai controlli successivi emergevano irregolarità. In generale vorremmo più appoggio dalle istituzioni; Qui la tassa di rifiuti non è stata mai sospesa; sono state solo congelate le scadenze delle utenze nei primi due mesi. Paradossalmente abbiamo dovuto ricrederci sulle banche, che in questa fase ci hanno aiutato più di quanto ci si aspettato, e permesso di andare avanti”. In Spagna ora sono attesi per Pasqua allentamenti sulle restrizioni, che al momento consentono di servire ai tavoli solo nelle cosiddette “terrazze”, gli spazi all’aperto.
SIENA: ALTRI ASSEMBRAMENTI
Mi colpisce sapere che a Londra si continuano a contare il numero di persone che entrano in un locale a fare la spesa – osserva Michele Vitale – qui da noi devono stare chiusi ristoranti e bar, ma si lasciano fare gli assembramenti nei supermercati, o in giro per le strade. Un po’ di ristori ci sono arrivati, ma sappiamo che non è un granché”.
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