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DIETROLAVETRINA San Casciano, alimentari con vista bronzi

L’effetto-scavi visto dalla bottega di Gioia Ceccarelli

18 novembre 2022

 

alimentari-gioia-ceccarelli

Ancora non si mostrano, eppure fanno già movimento. Lo straordinario complesso di statue bronzee svelato al mondo la settimana scorsa dovrà attendere almeno un anno per poter essere visibile al pubblico, ma il loro effetto in termini di presenze a San Casciano Bagni è già cominciato. “Nel primo weekend dopo l’annuncio già il paese pullulava di persone attratte dalla novità, gente consapevole che ancora non avrebbe potuto ammirarli, ma comunque attratti anche da lontano per percepire l’aria della scoperta”. Gioia Ceccarelli gestisce un negozio di alimentari, uno dei due attualmente attivi nel centro del comune da 1500 abitanti che già beneficia abitualmente di un apprezzabile movimento turistico (circa 60mila presenze all’anno), e che ora si interroga su come le cose potranno cambiare (in meglio, si spera) quando la bellezza del ritrovamento sarà alla portata di tutti. “Porto avanti  questa bottega da 10 anni – racconta – nei primi anni c’era un bel giro, poi ci sono stati periodo in cui il turismo andava a ondate. Negli ultimi anni è cresciuto il peso di chi viene qua periodicamente, alloggiando nelle seconde case. Anche personalità importanti, americani, tedeschi francesi. Commercialmente sono tutt’altro che sprovveduti: apprezzano le tipicità, il pecorino, i salumi.  Sanno bene che questa è terra di vini rossi, e normalmente quando entrano in negozio sanno già dove andare a parare”.

 

Gioia Ceccarelli all'ingresso del negozio

 

Dal prossimo anno troveranno anche i bronzi di San Casciano. Cambierà qualcosa? Quanto può incidere il turismo ‘archeologico’,  o culturale in genere?

“Non è un fulmine improvviso, questi temi sono già legati all’immagine con cui San Casciano attrae presenze. Il sito archeologico di per sé era già un motivo in più per attirarle, quest’estate la guida turistica lavorava spesso con gruppi interessati a queste cose. Storicamente San Casciano deve molto alle terme, e sarà così ancora; ma limitarsi a quello vorrebbe dire dar vita a un circolo chiusi, invece credo che non sarà così”.

 

Gestire una bottega in questo contesto da soddisfazione?

“Per quanto mi riguardo non posso negarlo. Devo però premettere che nel mio caso posso fare a meno di pagare l’affitto, e questo è sicuramente un costo in meno che invece in troppe circostanze pesa in modo determinante. Ci sono diversi locali vuoti in paese e ora spero che la nuova situazione favorisca l’apertura di nuove attività, perché ce ne sarebbe bisogno: non c’è nemmeno un forno attivo, per esempio, né chi faccia  la pizza al taglio, e due pubblici esercizi sono in vendita. Mi auguro che nei prossimi mesi l’approccio dei proprietari o altre misure favoriscano altre persone ad aprire bottega qui, meglio se giovani che non andranno altrove”.

 

Gioia, si aspettava tanta ricchezza sotto il suolo di San Casciano?

“Si diceva che stava venendo fuori qualcosa di importante, ma non pensavamo a questi livelli. E chissà cosa ci sarà ancora da scoprire…”

 

Tra le 24 statue ritrovate, quale le piacerebbe di più tenere in casa?

“Per ora ho visto solo le foto. Mi riservo di scegliere quando saranno esposte!”

 

 

nelle immagini: il negozio di Gioia Ceccarelli e un momento del ritrovamento dei bronzi (foto Comune San Casciano Bagni).

 

Il ritrovamento a san casciano

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