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Vinciarelli, pasticcere "mundial' ai corsi Cescot

Botta e risposta con il pianese campione mondiale di pasticceria

17 novembre 2015

 

vinciarelli

Un amiatino apprezzato nel mondo. E' Rossano Vinciarelli: 50 anni, pianese, mani in pasta (nel senso di pasticcere) da quando ne aveva quindici. Nel 2014 campione mondiale di pasticceria a Lussemburgo, oggi ‘allenatore’ della nazionale italiana di categoria. Tra le tante attività, docente ai corsi Cescot Siena di pasticceria, dove lo abbiamo incontrato.


Rossano Vinciarelli: quali sono i messaggi più importanti che cerchi di trasmettere agli allievi di questo corso?
“Sono due: il primo avere tanta passione; il secondo, forse quello più importante, è quello di non farsi mai trovare impreparati. I giovani di oggi non hanno molta pazienza, ma devono imparare a saper aspettare e a continuare costantemente a migliorarsi. i risultati arrivano col tempo.


Una volta si associava la pasticceria alle grandi ricorrenze come il Natale; oggi non solo. È un settore in espansione?
“Grandi ricorrenze e pasticceria, in passato, costituivano un binomio molto forte. Oggi non è più così perché oltre a legare la pasticceria all’idea di festa del fine settimana. Negli anni ho notato che soprattutto nel Sud Italia ad ogni Santo viene associato un dolce particolare. Per capire che il settore sia in espansione basta accendere la Tv e constatare che sono molto seguiti i canali che danno spazio a lezioni di cucina”.


Che avvertenza daresti a chi si vuol avvicinare a questo settore?

“Non esito a ripetermi: ci vuole molta passione e tanto duro lavoro, ma quest’ultimo non garantisce un successo immediato: solo la perseveranza e il voler costantemente migliorarsi portano il giovane ad ottenere degli ottimi risultati.

Non ti chiediamo che “sorprese” prepari per il prossimo Natale. Ci racconti però una creazione dei Natali trascorsi?
“Ho sempre seguito la tradizione delle mie zone, preparando quindi panforte e panpepato e ricciarelli, ma ho abbracciato anche il lato classico della tradizione, presentando il panettone in gusti diversi da quello tipico (al cioccolato, al pistacchio, …). E auguri”.