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16 dicembre 2021
Per avviare un’attività serve tempo, pazienza, capacità d’analisi, soldi, magari un po’ di fortuna. Difficile contraddire il copione, però a volte il caso o le circostanze possono scardinare la sequenza, e magari permetterti di aprire nel giro di appena due mesi. Così racconta che è andata Niccolò Vivarelli alias Nickart, corpo e mente del nuovo (e innovativo, a suo modo) punto vendita aperto da meno di un mese in viale Mazzini, Siena. Lì dove in vetrina un tempo c’era una storia di cinema a noleggio oggi spiccano cavalli, bulldog, ballerine e altri psichedelici figuri, qualcuno alto 30 centimetri, altri fino a 3 metri, ma fatti tutti della stessa pasta: la vetroresina. Perché questa è la cifra distintiva su cui questo under 20 (19 anni, per l’esattezza) ha puntato per distinguersi nel design d’arredo.
“Due mesi prima dell’inaugurazione io e Oliviero, mio padre, eravamo in viaggio tra Bergamo e Siena – racconta – da settimane aspettavamo la consegna di un uomo ragno da posizionare sopra le scale in casa nostra, che da sempre è un luogo aperto all’arte e all’estro. Eravamo andati a ritirarlo di persona, visto che l’oggetto tardava ad arrivare. Ci eravamo ritrovati così in un luogo mai visto, l’unico del genere in Italia: un hangar pieno di figure insolite e intriganti, almeno ai nostri occhi. Nel viaggio di ritorno mi scappò detto ‘apriamo un negozio del genere a Siena’, la sera l’idea passò l’esame di Stefania (moglie di Oliviero, ndr), l’indomani è partita la trafila, il fondo di viale Mazzini l’abbiamo poi scelto a prima vista. E ora, eccomi qui”.
La sorpresa è d’obbligo, per chi gli transita davanti in questi giorni: un punto vendita del genere non ha precedenti a Siena; del resto, anche il punto vendita accanto, specializzato in palloncini e articoli per feste, è aperto da tempo all’insegna dell’unicità. “In questo periodo iniziale si è affacciata gente di varie età, tutta piacevolmente meravigliata. Piacciono molto i cavalli, la cosa più impegnativa per ora è stata colorarne uno da Leocorno”.
Come sei arrivato a questa idea d’impresa?
“Fino al giorno primo il mio ambito era quello musicale, che peraltro non ho abbandonato. Continuo a produrla utilizzando Logik, per suonare più strumenti. La vetroresina ha scombinato lo scenario, ma è una sorpresa fino a un certo punto. In casa nostra l’attenzione per le varie forme d’arte è diffusa da sempre, benché quello che ho allestito è un negozio e non una mostra d’arte, ci tengo a precisarlo”.
Qual è il mercato di Nickart?
“Siena è la base per guardare altrove, anche molto lontano. Vorrei sviluppare il noleggio, propormi come service per eventi, cinema, location speciali. Ho già cominciato a contattare studi di architettura e design di rilievo internazionale Ieri ne ho raggiunto uno di prestigio, a Monaco. La titolare è rimasta sorpresa: ‘hai 19 anni, hai aperto da due settimane e già chiami noi?’, mi ha detto…”
Ora hai già un cliente all’estero?
“Non ancora, a certi livelli le trattative sono perlomeno lunghe. Però ai saluti mi ha detto: “’di sicuro mi ricorderò di questa telefonata!”.
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