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21 ottobre 2022
C’è un piccolo gruppo di strutture ricettive intorno a Siena che sta avviando il percorso per essere certificate Gstc. Una sigla che ai più potrà non dire niente, o al massimo sembrare l’ennesima perdita di tempo dal ritorno tutto da dimostrare.
“Ma la Gstc è l’unica certificazione riconosciuta espressamente da Booking.com in Italia – osserva Claudia Mencacci – e può bastare questo, per chi gestisce un hotel “. La Mencacci lo fa già da un periodo non breve: il suo Hotel Panoramic a Montepulciano è attivo dal 1969, ma è in particolare negli ultimi dieci anni che ha imboccato un percorso di differenziazione che lo ha portato ad intercettare una specifica (e redditizia) nicchia di mercato. Prima la certificazione Ecolabel, poi il Premio Toscana Ecoefficiente, quello “Eco and the city - Giovanni Spadolini” in virtù delle scelte gestionali in armonia con l’ambiente.
Mencacci, per una struttura ricettiva si ripagano gli investimenti in sostenibilità?
“Nella nostra esperienza posso dire che sì, succede. Ma solo sei coerente con le scelte che vanti di aver fatto. L’ho toccato con mano personalmente girando per il mondo come vegana, quale sono: se ti dichiari contro l’antropocentrismo ma un attimo dopo schiacci un ragno con il tacco, il tuo atteggiamento ti si rivolterà contro come un boomerang. Il nuovo percorso che stiamo intraprendendo assieme a Etifor e ad alcune strutture ricettive della provincia dovrebbe gradualmente interessare tutta la destinazione-Siena, secondo le intenzioni del Comune capoluogo. Ebbene, la certificazione Gstc per essere rilasciata chiede il rispetto di requisiti che non sono tanto relativi all’ecoefficienza, quanto all’etica con cui si conduce l’attività di impresa. E la coerenza è la materia prima, in questa situazione”.
Messo in pratica, cosa significa?
“Ad esempio salvaguardare una zona di ripopolamento e cattura all’interno della nostra proprietà. Scegliere un arredo per le camere che non sia impeditivo per chi ha difficoltà, magari facendo a meno delle mensole nei bagni per renderli praticabili dai non vedenti. Esporre in sala colazione le fatture che evidenziano come la marmellata sia davvero di filiera corta. O fare investimenti in energie rinnovabili se si è convinti dell’utilità, e non solo perché c’è l’incentivo economico”.
Il vostro percorso è iniziato da più di dieci anni. Quale fu la molla per avviarlo, all’epoca?
“Quella di avere una visione sul futuro. Nel caso mio era quella di andare oltre l’antropocentrismo. Nel caso di mio figlio, oggi, è quella di frequentare un’università cinese”.
Lei è fiduciosa sull’esito di certe scelte, guardando avanti?
“Sono ottimista nella consapevolezza. Viviamo tempi difficili, ma chi ne verrà a capo sarà chi saprà apprezzare la bellezza”.
Per strutture ricettive e locazioni turistiche è ora possibile adottare il Codice Identificativo Nazionale (CIN), che sarà obbligatorio dal 2 novembre 2024.
Dal 10 settembre nuova ricca serie di serate a 4 mani
In arrivo a settembre tramite la Regione Toscana