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Il forziere inviolato dei fondi Europei

Dai bandi strutturali a quelli di Europa creativa, ecco dove si può tentare

18 aprile 2016

 

fondi-ue

Due miliardi di euro tramite fondi diretti, altrettanti con i fondi strutturali. E’ la dote potenziale per lo sviluppo delle imprese italiane messa a bando per il 2016 dall’Unione Europea. A questa si sommano i residui della programmazione precedente: spesso, troppo spesso infatti queste agevolazioni restano inutilizzate per scarsità di competenze nell’utilizzo.

 

Il dato è stato stimato da Il Sole 24 Ore pochi giorni fa, osservando la nuova serie di bandi messi a disposizione con la programmazione 2014-2020, partita in ritardo e solo ora entrata a regime. I fondi diretti sono quelli che vengono messi a bando direttamente dall’Unione Europea; per quelli Strutturali, i bandi generalmente vengono emessi dalle Regioni.

 

Altri soldi nei prossimi 12 mesi

La dote economica potrebbe essere ulteriormente incrementata da qui al 31 marzo 2017 sommando le risorse della precedente programmazione 2007-2013 che non sono state spese e devono essere certificate entro quella scadenza per scongiurare il disimpegno automatico.

 

A Siena e in Toscana: si può fare di più

Come si pongono verso queste opportunità Siena e la Toscana? Per Damiano Torre, esperto di progettazione europea “sono territori dove le piccole realtà, sia profit che no profit, più stanno progredendo nell’utilizzo dei fondi UE.  Le cifre non utilizzare maggiori restano quelle dei fondi Strutturali, che transitano cioè per Stato e Regioni”.

 

 

Il falso mito della rendicontazione

Molto spesso le realtà che avrebbero requisiti per partecipare sono scoraggiate perché ne temono la complessità, soprattutto in fase di rendicontazione – prosegue Torre -  posso dire che in realtà il cuore dell’opportunità sta nella progettazione: se quella è fatta accuratamente la rendicontazione va di conseguenza, i problemi spesso nascono se la prima fase è svolta di corsa. Per questo è importante focalizzarci su questo aspetto, e sulla capacità di riconoscere le potenzialità in generale”.

 

 

Le opportunità ignorate dalle piccole realtà

Ancora troppe imprese culturali o associazioni, anche in provincia di Siena, ignorano infatti l’esistenza di programmi come Europa Creativa, che fino a tutto il 2020 costituiranno la principale fonte di finanziamento su scala europea per progetti in questo settore.

 

 

Cosa fare per sfruttare le potenzialità?

Per chi non si è mai affacciato a queste opportunità ma vorrebbe saperne di più, esistono varie opportunità. Da quelle disponibili on-line come il portale Finanziamenti Diretti dell’Unione Europea o quello specifico di Europa creativa, al desk Europe Direct dell’Università di Siena  o dell’Eurosportello di Firenze.  

 

L'agenzia formativa Cescot di Siena realizzerà un corso breve sull’utilizzo dei fondi europei dal titolo “Finanziamenti diretti e progettazione europea”, articolato in quattro incontri da 8 ore (giovedì e venerdì) il calendario verrà comunicato in seguito al raggiungimento del numero minimo di partecipanti,  nel quale le lezioni saranno tenute da Damiano Torre e Francesca Pepe

 

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