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Bottega della memoria 2019: il racconto di Sergio Conforti e i fratelli Massimo e Roberta

70 anni di dolcezze

13 dicembre 2019

 

QUESTA STORIA COMINCIA DA MOLTO LONTANO, QUANDO NEL 1932 MIO NONNO SANTI INIZIA LA SUA ATTIVITÀ VENDENDO MERCERIE NELLA SUA BOTTEGA IN LOCALITÀ LUCARELLI NEL COMUNE DI RADDA IN CHIANTI E CONTEMPORANEAMENTE ANCHE COME AMBULANTE CHE ANDAVA A VENDERE PER I PODERI  CON L’AIUTO DELL’ASINO GIANNINO. INFATTI ERA SOLITO ANDARE PRIMA  PER GLI ORDINI E DOPO PER LE CONSEGNE.

AL MOMENTO DEL “PASSAGGIO DEL FRONTE” IL NONNO PER EVITARE CHE TUTTA LA MERCE IN MAGAZZINO FOSSE TRAFUGATA FECE CHIUDERE LA STANZA CON UNA PARETE , E CON LA FAMIGLIA SI RIFUGIARONO DA DEI PARENTI MA, AL RIENTRO TROVARONO LA STANZA COMPLETAMENTE VUOTA. SI PENSA CHE PROBABILMENTE IL MURATORE, CHE ERA L’UNICO CHE SAPEVA DELLA COSA, POSSA “AVER APPROFITTATO”!

E QUINDI A QUEL PUNTO IL NONNO E LA SUA FAMIGLIA SI RITROVARONO POVERI CON IL BISOGNO DI RICOMINCIARE DACCAPO. FU COSÌ CHE  IL NONNO, INSIEME A MIO BABBO DANILO, NEL 1950 COMINCIARONO A PRODURRE CROCCANTE E VENDERE TORRONI, MENTINE, ADDORMENTASUOCERE E ALTRI DOLCIUMI, CON IL LORO CAMIONCINO BALILLA, PER LA GIOIA DI ADULTI E BAMBINI.

LE LORO PIAZZE ERANO QUELLE DI GAIOLE, RADDA E CASTELLINA, ED IN QUEGLI ANNI C’ERA VERAMENTE UN GRANDE RISPETTO DELLE ZONE, NESSUNO SI SAREBBE SOGNATO DI ANDARE DOVE SAPEVA CHE C’ERA UN ALTRO CHE VENDEVA GLI STESSI ARTICOLI. SOTTOLINEEREI CHE UNA VOLTA GLI ABITANTI DEI PAESI, QUANDO C’ERA UNA FIERA O UNA FESTA, COMPRAVANO TUTTI, UN PO’ PER TRADIZIONE MA ANCHE PERCHÉ ORAMAI ERANO NATE DELLE CONOSCENZE, VENIVANO A SALUTARTI E COMPRAVANO, O MEGLIO CONTRIBUIVANO E FAR SI CHE NOI AMBULANTI FOSSIMO SODDISFATTI, QUASI AD ASSICURARSI CHE FACENDO DEI BUONI INCASSI SAREMMO RITORNATI ANCHE L’ANNO SEGUENTE. HO VENDUTO TORRONI E CROCCANTI A PERSONE SENZA DENTI CHE PERÒ COMPRAVANO PERCHÉ VOLEVANO SALUTARTI E MANTENERE UNA TRADIZIONE. PENSIERI SANI IN GENTE SANA CHE PURTROPPO NON APPARTENGONO PIÙ ALLA SOCIETÀ DI ADESSO. MONTAVI IL BANCO E LA FAMIGLIA DELLA CASA ALLE SPALLE O DI FRONTE SPESSO TI OFFRIVA UN CAFFÈ, UN PIATTO DI PASTA E TI FACEVA ATTACCARE IL FILO DELLA CORRENTE PER ILLUMINARE IL BANCO E A FINE FIERA SI RIPAGAVANO CON UN BEL SACCHETTO PIENO DI CROCCANTE, MANDORLE E BRIGIDINI.

LA VENDITA DEI DOLCIUMI SI FACEVA DI SOLITO  IN CONCOMITANZA DEI GIORNI DELLE FESTE RELIGIOSE , DELLE FIERE PAESANE O NELLE DOMENICHE, ADDIRITTURA IN ALCUNI CASI SI ASPETTAVA LA “BENEDIZIONE DEL BANCO” DA PARTE DEL PARROCO LOCALE, PRIMA DI DARE INIZIO ALLE VENDITE.  IL NONNO CI RACCONTAVA CHE ERA VERAMENTE BELLO QUEL PERIODO PERCHÉ SI VEDEVANO PROPRIO LE PERSONE CHE PER UN GIORNO SI DIMENTICAVANO DEL LAVORO, CHE  SI VESTIVANO A FESTA, COL VESTITO BUONO E CON LA VOGLIA DI STARE INSIEME.

ORA VI RACCONTO UNA STORIA: - UNA SERA, TORNADO DA UNA FIERA I POLIZIOTTI FERMARONO IL CAMIONCINO DI MIO NONNO E PURTROPPO GLI FECERO UNA BELLA MULTA PERCHÉ ALL’INTERNO C’ERANO QUATTRO PERSONE INVECE DI TRE, INFATTI C’ERA ANCHE LA BELLISSIMA FIGLIA DI SANTI E MIA ZIA, LA SIGNORINA GIULIANA CHE NON PASSÒ INOSSERVATA AGLI OCCHI DI UN POLIZIOTTO A TAL PUNTO CHE DOPO UN POCO DIVENTÒ SUA MOGLIE. MA NON FINISCE QUI INFATTI GIULIANA E IL POLIZIOTTO, CHE ERA DI ORIGINI MERIDIONALI, FURONO INVITATI AD UN MATRIMONI PROPRIO IN UN PAESE DEL SUD,  A QUEI TEMPI DI SOLITO DUE FIDANZATI NON POTEVANO ANDARE VIA DA SOLI PRIMA DI SPOSARSI E COSÌ NONNO SANTI CHIESE AL FIGLIO DANILO DI ACCOMPAGNARLI, E FU PROPRIO IN OCCASIONE DI QUEL MATRIMONIO CHE DANILO CONOBBE MARIA. E COME NELLE MIGLIORI STORIE ANCHE LORO DOPO UN PO’ DI TEMPO SI SPOSARONO…

SIAMO NEL 1960 E SANTI VENDE LA CASA DI LUCARELLI E TORNA A SIENA , PRENDE UN BAR CHE GESTISCONO LA MOGLIE ARMIDA, MIA NONNA, INSIEME CON MIA MAMMA MARIA, IL NONNO PROSEGUE COME AMBULANTE E OGNI TANTO VA ANCHE A SAN DOMENICO A VENDERE DOLCIUMI E CARAMELLE “CON LA CASSETTINA”.

NEL 1965 NONNO SANTI HA DEI GRAVI PROBLEMI DI SALUTE ED È COSTRETTO A CESSARE LA SUA ATTIVITÀ CHE PER UN PO’ PORTA AVANTI MIO BABBO DANILO CHE ERA BIDELLO ALL’UNIVERSITÀ, IL BAR INVECE VIENE LASCIATO. QUALCHE ANNO DOPO ANCHE MAMMA MARIA PRENDE LA LICENZA PER IL COMMERCIO E L’ATTIVITÀ VA AVANTI.

I NOSTRI GENITORI CI HANNO PERMESSO DI STUDIARE ANCHE SE NOI LI SEGUIVAMO NELLE FIERE E DAVAMO UNA MANO, E NEL 1983 ABBIAMO UFFICIALMENTE RILEVATO L’ATTIVITÀ IO ED I MIEI FRATELLI MASSIMO E ROBERTA.

PURTROPPO LE COSE NEGLI ANNI SONO MOLTO CAMBIATE, NON C’È PIÙ LA GENTE CHE SI VESTE A FESTA PER ANDARE ALLA FIERA, SEMBRA CHE NON CI SIA NEMMENO PIÙ LA VOGLIA DI DIVERTIRSI. TUTTO QUESTO A NOI MANCA MOLTO E NON SOLO PERCHÉ NEGLI ULTIMI ANNI ANCHE GLI INCASSI SONO DIMINUITI PUR AVENDO AUMENTATO LE PIAZZE DI VENDITA, MA PERCHÉ ERA BELLO VEDERE LA VOGLIA DI STARE INSIEME, DI USCIR CON L’ABITO BUONO, DI PARLARE GUARDANDOSI IN FACCIA.

 

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