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AFFITTI E IMPOSTE Firmato un patto per la provincia di Siena

Il 6 luglio in Prefettura

12 luglio 2021

 

bernardini-nannizzi

Il 6 luglio 2021 presso la sede della Prefettura di Siena è stato firmato un Protocollo che ha l'obiettivo, in questo particolare periodo caratterizzato da una crisi di liquidità generata dalla prolungata sospensione delle attività lavorative a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19, di conciliare una cooperazione tra affittuari e proprietari di immobili ad uso commerciale, attraverso forme di negoziazione dei canoni di locazione.

 

L'accordo è stato sottoscritto tra la Prefettura di Siena, la Provincia di Siena, i Comuni di Siena e di San Gimignano, la Camera di Commercio di Arezzo-Siena, l'Agenzia delle Entrate, l'Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, ANCE, FIAIP e UPPI.

 

 

CONSIGLIO COMUNALE MONOGRAFICO: IL DOCUMENTO CONFESERCENTI-CONFCOMMERCIO

 

Il 3 e il 10 maggio 2021, il Consiglio comunale di Siena aveva dedicato due sedute monografiche all’esame della situazione di crisi economica cittadina, su proposta di Confesercenti e Confcommercio Siena.  Proposte delle due associazioni sono state recepite nei due documenti di maggioranza e opposizione poi posti in votazione, con l’approvazione del primo.

 

In vista del Consiglio comunale monografico, Confesercenti e Confcommercio Siena avevano presentato un documento congiunto.

 

QUI IL DOCUMENTO PRESENTATO DA CONFESERCENTI E CONFCOMMERCIO SIENA IN CONSIGLIO COMUNALE.

 

 

INCONTRO CON GRUPPI CIVICI SENESI

In precedenza, un incontro si era tenuto tra Confesercenti e Confcommercio Siena i rappresentanti di alcuni gruppi Civici Senesi:   Idee In Comune, Italia In Comune, Per Siena, Pietraserena, Sena Civitas, SPQS. Tutto questo per un confronto sulla problematica dei settori commerciali e turistici cittadini.

“L’ avvio del tavolo coordinato dalla Prefettura sul tema degli affitti e la convocazione del Consiglio Comunale Monotematico sul Commercio e Turismo sono due elementi valutati positivamente da tutti - fanno notare le due associazioni di categoria -  La convinzione è quella che possa avviarsi quel percorso auspicato di confronto, serio e senza pregiudiziali, indispensabile per il futuro di Siena”.

Particolare attenzione è stata dedicata a temi scottanti quali la Tari. “Un tributo particolarmente osteggiato e che nell’anno della pandemia rappresenta un vulnus per aziende costrette a non lavorare per mesi”.

Ritenuto importante anche un intervento per il contenimento del costo degli affitti. “Tutto questo con strumenti che portino vantaggi sia ai proprietari degli immobili che agli affittuari -  precisano le associazioni - In questo senso sono state valutate le formule del canone concordato e della cedolare secca eduna più equa rimodulazione del credito d'imposta”.

Durante l’incontro altri accenni sono stati fatti in relazione all'esigenza di un piano per la tutela e il supporto alle “Botteghe storiche” nonché alla massima attenzione e trasparenza in merito alle cessioni di aziende.

“Nel complesso si è rilevata una convergenza su molti temi, compresa l’importanza per Siena di sviluppare il progetto del Distretto delle Scienze della Vita - ci tengono a sottolineare Confcommercio e Confesercenti -  Un tema quello del Distretto quanto mai attuale, sul quale ci sono rilevanti attenzioni ed al quale il Comune sta lavorando. Su questo sarà importante lo sviluppo del Recovery Fund e del piano predisposto dal Governo. Qui Siena dovrà ben giocare le buone carte che possiede”.

“In attesa che venga finalmente avviato il “tavolo di lavoro” sopra accennato – concludono - Confermiamo la disponibilità di un fattivo e continuo confronto tra le associazioni di categoria e i gruppi Civici Senesi”.

 

 

22 APRILE: TAVOLO IN PREFETTURA

 

Il 22 aprile in Prefettura a Siena si era svolto un incontro presieduto dal Prefetto con  il Presidente della Provincia, il Sindaco di San Gimignano, l’assessore al Bilancio, Patrimonio e Tributi del Comune di Siena ed i rappresentanti della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili, di Confcommercio, di Confesercenti, di Confartigianato, di CNA, di ANCE, dell’Associazione Proprietà Edilizia, dell’UPPI, e dell’ASPPI.

Raccogliendo le preoccupazioni di Sindaci, Confesercenti  e  Confcommercio, la riunione è stata un’occasione per favorire l’individuazione di ragionevoli e idonee soluzioni alle problematiche derivanti dalla crisi di liquidità, generata dal prolungato periodo di sospensione delle attività lavorative a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Il Prefetto ha quindi promosso, l’avvio di un tavolo istituito presso la Prefettura con l’obiettivo di conciliare una cooperazione tra affittuari e proprietari di immobili ad uso commerciale, attraverso forme di negoziazione dei canoni di locazione.

 

Si tratterebbe di un tavolo operativo con il compito di elaborare le linee guida, che faranno da cornice di riferimento entro la quale i locatari e i proprietari avranno la possibilità di rimodulare in piena autonomia negoziale i contratti di locazione su dati oggettivi, come la contrazione di fatturato o la riduzione della capacità reddituale e potranno concordare tempi, modi ed entità della riduzione. Le parti in assenza di accordo avranno sempre la possibilità di rivolgersi agli organismi di conciliazione territoriale.

 

Nel prendere atto della condivisione da parte dei presenti del percorso individuato, il Prefetto ha aggiornato i lavori con la costituzione del tavolo operativo e ha assicurato che rappresenterà presso le opportune sedi centrali le istanze rappresentate nel corso dell’incontro in ordine alle ulteriori misure di sostegno governative in favore delle due categorie.

 

 

AFFITTI E IMPOSTE: LE RICHIESTE DELLE IMPRESE

 

“La discussione in atto sulla riapertura delle attività speriamo porti a breve a risultati concreti, dopo 15 mesi di agonia tra chiusure, riaperture, zone colorate ed indennizzi scarsi. Rileviamo però che questo non può distogliere l’attenzione dal fatto che in questi 15 mesi si sono creati dei nodi gordiani, che ora devono essere sciolti”. Così il 19aprile, dritte al cuore dei problemi, Confcommercio Siena e Confesercenti Siena dopo l’annuncio delle riaperture da parte del premier Draghi.

 

“Ci riferiamo – fanno notare le associazioni  - non solo ai nodi “romani”, dove la politica appare sempre più distante dai problemi reali dei cittadini, ma anche quelli più vicini a noi. Parliamo dei nodi a livello locale, dove la potestà decisionale risiede negli organi eletti dalle comunità locali”. “Occorre in buona sostanza agire, presto ed al meglio possibile -  è la richiesta - coordinando tra Amministrazioni e categorie economiche le manovre che possono consentire una sensibile riduzione dei costi fissi, un’azione altrettanto importante rispetto agli indennizzi, senza la quale la ripartenza delle attività rischia di essere una semplice enunciazione, con conseguenze catastrofiche sulla tenuta sociale ed economica di un intero territorio”.

 

AFFITTI

Il primo elemento da affrontare è il tema degli affitti. “Preso atto che, a oggi, il Governo è rimasto sordo alle richieste di intervenire con una specifica normazione, avanzate sin dall’aprile 2020 dalle categorie economiche -  affermano le associazioni - E’ necessario adottare iniziative almeno in sede locale per impedire il definitivo dissesto di migliaia di imprese, soprattutto commerciali e turistiche, che in questi mesi hanno accumulato debiti ingenti nei confronti dei locatori”.

 

“Un primo passo è stato fatto grazie alla Prefettura, che accogliendo la proposta della Camera di Commercio, ha convocato un tavolo per la stipula di un protocollo di intesa finalizzato ad una composizione degli affitti. E’ un passaggio importante, che da solo però non basta. E’ ormai improcrastinabile intervenire a livello governativo e parlamentare per evitare la scomparsa di tante imprese non per loro colpa o incapacità ma perché impedite ad esercitare il loro lavoro”.

 

 

AFFITTI: INCONTRO CON SIENA IDEALE

 “Arrivare ad una soluzione che permetta da un lato la riduzione degli oneri a carico degli inquilini, dall’altro un intervento che riduce il peso fiscale a carico dei proprietari, tale da agevolare la loro disponibilità a concrete rimodulazioni dei canoni”.

 

Questo è uno degli elementi emersi durante l’incontro, che si era tenuto in precedenza, tra le associazioni di categoria e alcuni dirigenti dell’Associazione Siena Ideale. Il confronto si è incentrano sui temi relativi alle difficoltà delle imprese dei settori del terziario, che il Covid ha ampliato a dismisura. Particolarmente pesante e preoccupante la tematica degli affitti, che, imposte a parte, sono il principale costo fisso di molte imprese e fonte primaria di preoccupazione di molti imprenditori.

 

“Pur convenendo sull’importanza dell’iniziativa assunta dalla Prefettura, sugli affitti i rappresentanti di Siena Ideale hanno ribadito l’importanza di addivenire ad una soluzione che riduca il peso fiscale sui proprietari - osservano Confcommercio Siena e Confesercenti Siena - Vertendo l’incontro sulle criticità del capoluogo, l’attenzione si è incentrata molto sugli aspetti di competenza dell’amministrazione comunale, a cominciare dalla Tari”.

 

“Proprio sulla Tari – continuano le due associazioni - si dovrà definire quale livello di intervento potrà essere messo in campo per contenere gli effetti distorsivi di una norma che ancora basa la determinazione del costo ai metri quadri piuttosto che all’effettiva produzione di rifiuti, ingenerando ritorni pervasivamente negativi su imprese che di rifiuti, causa inattività forzata, ne hanno prodotti pochi o nessuno”.

 

 

COSTI FISSI E TRIBUTI

Tari Altro tema dirimente è quello dei costi fissi a carico delle aziende, costi che sono stati e sono presenti nonostante la perdita di fatturato. Tra questi si presenta particolarmente iniqua la questione Tari. “Pur in presenza di una forte riduzione di rifiuti prodotti dalle aziende, i costi a loro carico non accennano a diminuire ma si annuncia un’ulteriore crescita nel 2021”, fa notare l’associazione”.

 

“Questo è paradossale - aggiungono le associazioni - Aziende che hanno avuto riduzioni di fatturato del 60, 70, 80%, che per settimane o mesi non hanno potuto svolgere attività o che, come nel caso del sistema ricettivo, pur rimanendo aperti non hanno avuto presenze e quindi sono rimaste, di fatto inattive, devono continuare a pagare come se non fosse successo nulla?”

 

“I Comuni, a partire dal capoluogo hanno fatto interventi, è giusto ricordarlo, andando ad abbattere in parte la parte variabile della Tari. Ma non basta. Oltre che abbattere la parte variabile in toto, occorre agire su altri due livelli: abbattere o ridurre la parte fissa e rivedere la distribuzione delle tariffe tra utenze domestiche e non domestiche”.

 

“Prendendo ad esempio Siena (ma il ragionamento vale per quasi tutti i comuni della nostra provincia) non è né equo né logico che il 60% della Tari gravi sulle 6.000 imprese presenti nel territorio comunale ed il 40% su oltre 52.000 residenti - fanno notare Confcommercio e Confesercenti Siena - E’ una distribuzione disequilibrata già in situazioni normali, figuriamoci in una situazione come l’attuale, dove i rifiuti prodotti dalle aziende sono calati in modo pazzesco. Su questo le amministrazioni comunali possono intervenire”.

 

Cosap, Tassa soggiorno, Irpef. “Le amministrazioni possono intervenire sugli altri temi che attengono alle loro competenze - chiedono le associazioni - Dalla concessione gratuita del suolo pubblico (che alcune, come Siena, hanno già fatto) all’esenzione della tassa sulla pubblicità o del canone unico, al blocco della tassa di soggiorno per arrivare alle addizionali Irpef”.

 

Imu “E’ necessario un intervento sui tributi che gravano sugli immobili, a partire dall’Imu, ricollocando tale intervento nell’ambito del Protocollo di intesa in elaborazione in Prefettura, perché sia strettamente connesso alla rimodulazione dei canoni - dicono Confcommercio Siena e Confesercenti Siena - E’ inoltre importante un intervento sull’Imu che grava sui beni strumentali delle attività economiche che hanno subito l’obbligo della chiusura”.

 

Irap “Un’azione forte va fatta anche nei confronti della Regione, al di là dei contributi erogati, la Regione va sollecitata a rivedere i suoi livelli di pressione fiscale agendo sulle addizionali di sua competenza e sull’Irap”.

 

 “Il futuro di Siena, e non solo, dipende molto dalla capacità di avviare un percorso serio di programmazione che tracci la strategia di uno sviluppo per gli anni a venire -  fanno notare  le due associazioni del terziario - Per questo le occasioni di confronto come quella avuta con Siena Ideale, che ha visto una unità di intenti su questi temi, rappresentano momenti importanti, che ci auguriamo possano ampliarsi a tutti coloro che ritengono utile questo metodo e vedono utile soprattutto costruire un futuro per questa città”.

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