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NUOVA SABATINI Investi nella tua impresa? Non dimenticare di chiederla

Opportunità di sostegno agli investimenti, ora anche in versione green

03 gennaio 2024

 

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La “Nuova Sabatini” è  la versione più recente dell’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

 

L’agevolazione è stata istituita con il Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69: nel tempo è stata rifinanziata a più riprese fino alla più recente Legge di Bilancio.  Con la Circolare del 6 dicembre 2022 il Ministero delle Imprese ha ridefinito le istruzioni per le domande che le imprese possono presentare da gennaio 2023 per beneficiare delle agevolazioni. Per il 2024 è stata rifinanziata dalla legge di Bilancio.

 

In particolare, la misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, oltre a software e tecnologie digitali.

 

La Nuova Sabatini consente la concessione, da parte di banche e intermediari, di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di investimenti: è inoltre previsto  un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sugli stessi finanziamenti.

 

 L’investimento può essere:

  • interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing);
  • assistito anche dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.

 

Il finanziamento deve essere:

  1. di durata non superiore a 5 anni;
  2. di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  3. interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili;

 

NUOVA SABATINI: COME SI CALCOLA IL CONTRIBUTO?

A fronte della concessione di finanziamenti o leasing da parte di banche o società di leasing convenzionate a copertura del 100 % del programma di investimenti, viene riconosciuto un contributo in conto impianti calcolato convenzionalmente. 

 

Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:

1) 2,75% per gli investimenti ordinari;

2) 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”). 

 

QUALI SONO I SETTORI AMMESSI?

tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, a eccezione delle attività finanziarie e assicurative.

 

COSA FINANZIA LA NUOVA SABATINI?

i beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. In questa ultima voce, rientrano le spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.

Non sono  ammissibili in ogni caso le spese relative a:

  • terreni e fabbricati;
  • beni usati o rigenerati;
  • immobilizzazioni in corso e acconti.

 

 

QUANDO UTILIZZARLA?

La legge Nuova Sabatini prevede scadenze temporali specifiche per la presentazione delle domande, il che significa che le imprese devono rispettarle per accedere ai finanziamenti: assicurati di contattare il Servizio Credito in tempo utile prima di avviare l’investimento  per cui pensi di utilizzarla.   

 

 

NOVITA’: LA NUOVA SABATINI GREEN

Da gennaio 2023 è previsto anche un sostegno agli investimenti relativi a macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. In questo caso gli aiuti, nella forma di un contributo in conto impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelle previste per gli investimenti in beni strumentali ordinari: requisito necessario è una idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.

 

In proposito, a luglio 2023 è stato integrato l’elenco delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo (il 12 luglio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale un comunicato del ministero delle Imprese e del Made in Italy con cui si annuncia la circolare del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese 3 luglio 2023, n. 28277).

 

 

NUOVA SABATINI: COME RICHIEDERE ASSISTENZA?

Attraverso il  servizio Credito nelle sedi Confesercenti Siena

 

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