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28 marzo 2023
La “Nuova Sabatini 2023” è la versione più recente dell’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
L’agevolazione è stata istituita con il Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69: nel tempo è stata rifinanziata a più riprese fino alla più recente Legge di Bilancio. Con la Circolare del 6 dicembre 2022 il Ministero delle Imprese ha ridefinito le istruzioni per le domande che le imprese possono presentare da gennaio 2023 per beneficiare delle agevolazioni.
In particolare, la misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, oltre a software e tecnologie digitali.
La Nuova Sabatini consente la concessione, da parte di banche e intermediari, di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di investimenti: è inoltre previsto un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sugli stessi finanziamenti.
L’investimento può essere:
Il finanziamento deve essere:
Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
1) 2,75% per gli investimenti ordinari;
2) 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, a eccezione delle attività finanziarie e assicurative.
i beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. In questa ultima voce, rientrano le spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.
Non sono ammissibili in ogni caso le spese relative a:
Da gennaio 2023 è previsto anche un sostegno agli investimenti relativi a macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. In questo caso gli aiuti, nella forma di un contributo in conto impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelle previste per gli investimenti in beni strumentali ordinari: requisito necessario è una idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.
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