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27 gennaio 2017
Nell’era di “internet delle cose” la tecnologia pervade ogni settore dell’uomo sia quello pubblico-imprenditoriale che privato, quindi sia l’ambito lavorativo-produttivo che quello relativo allo svago. E a volte lo minaccia, dando luogo a nuove forme di truffa.
Quali le truffe informatiche più frequenti?
I tentativi di furto informatico maggiormente registrati sono quelli relativi all’identità o phishing con l’obiettivo di recuperare i dati sensibili dell’internauta per poterne fare un uso illecito. Tra questi dati rientrano anche, ma soprattutto, dati bancari, IBAN o password che danno pieno accesso e facoltà d’agire agli hacker ad esempio sui siti degli istituti di credito dove si è affiliati.
Quali gli strumenti maggiormente a rischio?
I mezzi principali a disposizione degli hacker sono pochi ma estremamente funzionali allo scopo:
Difendersi dalle truffe informatiche
Partendo dal presupposto che nessun ente o istituzione chiede normalmente dati sensibili tramite internet, è buona norma non rispondere a messaggi mail richiedenti particolari dati personali,o che rimandano tramite link ad altre pagine web, o che hanno al loro interno degli allegati.
Di per sé il PC o il dispositivo non è compromesso se si aprono accidentalmente queste mail. Il rischioo cresce se si clicca sui link o sugli allegati all'interno dei messaggi di posta elettronica poiché potrebbe installarsi automaticamente un malware, ossia un software in grado di raccogliere silenziosamente e registrare ogni vostra mossa sul device ‘infetto’, nonostante si possa avere uno o più antivirus.
Siti e banner frode
Estrema attenzione anche quando semplicemente si naviga: diffidare sempre dei siti non sicuri, ossia non dotati del protocollo http, meglio non effettuare acquisti su tali siti, inserendo IBAN o codici bancari necessari ad una transazione. Anche solo il “ritrovarsi” in quel sito web darà maggiori opportunità ai male intenzionati di poter entrare nei nostri dispositivi, ad esempio cliccando sui banner presenti in quel sito, inneggianti a “soldi facili” o contenuti espliciti.
Buone abitudini per evitare le frodi online:
Imprese e aziende sotto attacco
Per evitare l’infezione dei PC sui quali giornalmente si lavora trattando generalità che se divulgate potrebbero ledere il diritto di privacy diviene essenziale:
E PER GLI SMARTPHONE?
Quali precauzioni possono aiutarci per difendere i nostri devices?
Lucchetti digitali
Tramite l’istallazione di app (ad esempio: Exlock) è possibile bloccare l’accesso a cartelle, come esempio la galleria immagini, o l’esecuzione di programmi che potrebbero rivelare dei nostri dati sensibili, per esempio il programma della nostra banca dove è visionabile il numero carta di credito.
Anti-virus
Come detto in precedenza questo tipo di software sono oramai di primaria importanza: da installare su ogni device si colleghi al web e non solo, poiché l’infezione potrebbe avvenire anche offline tramite collegamento USB ad un altro qualsiasi device, come ad esempio un banale MP3.
Eliminare i dati da remoto
Nel caso si smarrisca o venga rubato il proprio smartphone prima cosa da fare è collegarsi ala vostra area personale (se vi siete registrati sul sito della casa produttrice del cellulare), e cercare di individuarlo per mezzo del GPS. Nel caso questa mossa non porti a nulla, potrete, sempre dal medesimo sito web, cancellare da remoto tutti i vostri dati personali memorizzati in quel telefono cellulare.
Attenzione al free Wi-fi pubblico
Essendo una rete aperta qualsiasi male intenzionato informatico potrebbe visionare le vostre transazioni facilitato dalla poca sicurezza del segnale. Quando si è connessi ad internet tramite una rete del genere è quindi opportuno non accedere a conti bancari online oppure eseguire pagamenti o versamenti di denaro verso terzi. In ogni caso, sempre meglio utilizzare una rete wi-fi protetta (alla quale si accede tramite password).
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