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SVUOTAMENTO PISCINE Da annuale a triennale

Proposta di legge in Consiglio regionale

12 luglio 2024

 

acqua-piscine

Nel Burt della Regione Toscana è stato finalmente pubblicato  il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 24/R DEL 26 GIUGNO 2024 “Norme in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio” che apporta le sospirate modifiche all’obbligo di svuotamento annuale delle piscine previsto dal Regolamento regionale (d.p.g.r. 23/R/2010).

 

 

Dopo molti anni, grazie anche alle richieste della nostra Associazione, la Regione Toscana di fatto modifica la legge regionale 8/2006 ed elimina l’obbligo dello svuotamento annuale delle piscine delle strutture ricettive.

 

In Toscana finora la normativa prevedeva che l’acqua delle piscine private ad uso pubblico (in alberghi, campeggi, villaggi turistici o agriturismi) debba essere svuotata almeno una volta ogni anno. ORa l’adempimento  diventa triennale:. un’innovazione dettata dagli effetti del cambiamento climatico e ai sempre più frequenti periodi di siccità, che impongono di salvaguardare il più possibile la risorsa idrica, nonché tenuto conto dei progressi tecnologici che negli anni si sono succeduti e che oggi permettono un monitoraggio costante dei livelli igienici e sanitari delle acque delle piscine.

 

Per attestare la sicurezza delle acque sarà sufficiente dimostrare che gli esiti delle analisi, che dovranno essere effettuale almeno quindici giorni prima dell’apertura della piscina, rispondano ai parametri previsti dal regolamento regionale. Tuttavia le vasche dovranno comunque essere completamente svuotate almeno una volta ogni tre anni.

 

Quanto invece al riempimento delle piscine con acque pubbliche, è utile ricordare che i gestori dei servizi idrici sono tenuti a rispondere entro 30 giorni alla richiesta degli interessati.

 

Per potersi avvalere della facoltà di svuotamento triennale, sono previste specifiche condizioni:

 

a) utilizzo di idonei sistemi di copertura e protezione della vasca durante il periodo di chiusura della piscina;

 

b) pulizia del fondo e delle pareti della vasca attraverso il ricorso a sistemi ausiliari, anche automatizzati, da effettuarsi durante il periodo di apertura della piscina con cadenza definita in funzione delle caratteristiche specifiche dell’impianto e comunque almeno settimanale;

 

c) abbassamento del livello dell’acqua e sanificazione manuale da effettuarsi durante il periodo di apertura della piscina con cadenza definita in funzione delle caratteristiche specifiche dell’impianto e comunque almeno mensile, a mezzo di specifici prodotti dell’area di battente dell’acqua per le piscine non a sfioro;

 

d)riduzione dell’uso di disinfettanti dell’acqua costituiti da cloroisocianurati in favore di prodotti privi di acido isocianurico (cloro liquido, ipoclorito di sodio, ipoclorito di calcio) al fine di limitare l’accumulo in acqua di acido isocianurico.

 

Oltre al rispetto di tali condizioni, al fine di limitare l’accumulo in acqua di acido isocianurico, è necessario altresì, ad impianto chiuso al pubblico, il prelievo di acqua per effettuare il controlavaggio e lavaggio dei filtri dalla presa di fondo.

 

Il responsabile della piscina dovrà aggiornare il documento di valutazione del rischio, dando evidenza del rispetto delle suddette condizioni.

 

Gli impianti ad apertura stagionale devono comunque prevedere almeno un controllo di tutti i parametri previsti dall'allegato A con analisi presso laboratorio accreditato, da effettuarsi almeno quindici giorni prima dell’apertura stagionale e comunque nei trenta giorni antecedenti l’apertura.

 

 

Aggiornamenti sulla normativa relativa alle piscine private ad uso pubblico in arrivo su questa pagina e, per chi lo utilizza, tramite il servizio Ambiente e sicurezza nelle sedi Confesercenti Siena

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